Cielo poco rassicurante ma un veloce vento da sud rendeva la temperatura assai mite, sui 16°. Che per gennaio è un bel risultato. Ma è umido ovunque e quindi poco prudente oltre che poco divertente andare verso l'interno

Tra le moto dell'uscita abbiamo la honda nc 750 X dct, la moto più controversa in assoluto dell'intera produzione mondiale. Controversa anche tra noi.  Perchè le scelte progettuali inconsuete e all'avanguardia trovano giudizi positivi e negativi. I 55 cv per molti sono insufficienti ma sono coerenti con lo spirito dell'oggetto. Non è una moto sportiva nè vuole minimamente esserlo ma è moto da viaggi infiniti nel massimo relax e confort. Con una capacità di carico che non ha eguali grazie al vano portacasco (un integrale, anche il più grosso ci sta comodo e avanza spazio) dove le altre moto hanno il serbatoio. E un consumo estremamente ridotto: difficile scendere sotto i 30 km/litro.

Ma la vera pietra dello scandalo è il cambio a doppia frizione. Tutti dopo averlo provato sono concordi nel dire che è il futuro, solo che non a tutti questo futuro piace. Sir Francesco G.  è tra i sostenitori tanto da aver ordinato la sua nuova africa twin con il dct. Tra l'altro sull'africa è montata una versione ancor più avanzata nella meccanica e nell'elettronica. Non vediamo l'ora di vederli all'opera (Sir Francesco G, la nuova africa twin e il dct).

Arrivati al mare volevamo fotografare l'honda in un contesto 'adventure'. Ma oramai siamo esperti in questo campo e onde evitare catastrofi sempre in agguato quando si portano moto da oltre 200 kg in situazioni atipiche abbiamo gestito la cosa con cura. Trovata una coreografica location con attenzione si è individuato un percorso fattibile scegliendo le traiettorie, sgombrandole dai sassi più insidiosi. Solo dopo abbiamo portato la moto sulla riva. Dopo aver giocato un po' abbiamo fatto le foto che, va detto, fanno la loro figura. Poi Sir Francesco G. che di noi è quello con la maggior esperienza fuoristradistica si è incaricato di riportare la moto sull'asfalto. Ma la compagnia della spinta si è dovuta impegnare che sennò la moto la lasciavamo parcheggiata sulla riva del mare...