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Bellissima giornata primaverile, al sole si stava in maglietta. Meta di stamattina il borgo medioevale di Calcata. Per arrivarci abbiamo fatto un giro un po' arioso passando dal lago di Bracciano per allungare e fare delle belle strade mosse e poco trafficate. Con l'ultimo breve pezzo prima di arrivare al borgo molto divertente. Calcata è sempre bella, ma un po' sciatta e piena di finte bottegucce e localini. Alla fine il bar sulla piazza di fronte al borgo è il posto più normale e vivibile. All'ingresso del paese c'è un cartello di divieto di transito e noi, scioccamente col senno del poi, lo abbiamo rispettato e lasciato le moto fuori. Ma eravamo gli unici, tutti il resto del mondo entrava e parcheggiava nella piazza con ogni possibile tipologia di mezzo a motore. L'Italia è un grande paese. Sosta al bar, due passi ma solo due nel paese e abbiamo ripreso le moto tornando a casa con un percorso diverso da quello dell'andata anche se non ce ne sarebbe stato bisogno in quanto una strada percorsa al contrario è a tutti gli effetti un'altra strada, completamente diversa alla guida. La foto con tutte le moto l'abbiamo fatta alle cascate di monte gelato che però è località ormai troppo gettonata e tra divieti di sosta, le solite tristi ed immancabili bancarelle, è diventata posto poco accogliente. |
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Da sinistra: Davide, Sir Francesco G, Max, Nicola P, Alessandro; Manuela e dietro la macchina fotografica Marco A. Davide ed Alessandro costantemente in competizione tra loro con Davide che si avvantaggia sullo stretto ed Alessandro che allunga come la strada si distende. E tutti gli altri intorno che partecipano con vari ruoli a seconda delle caratteristiche delle moto. Ci divertiamo non poco va detto. Il tutto andando come ognuno si sente e senza mai strafare che tanto ci conosciamo bene da tanto tempo e non abbiamo nulla da dimostrare. Inoltre nessuno si presenta con vaghi giubottini da passeggio o senza guanti o altre amenità poco motociclistiche. Che ognuno è liberissimo di andare in moto come gli pare, sia chiaro, ma non con noi. Abbiamo visto nel corso della nostra lunga esperienza motociclistica gente farsi male in modo anche serio solo per non avere indossato l'abbigliamento adeguato. Portando magari come motivazione il fatto che 'tanto vado piano' o peggio 'sono con la moto d'epoca'. Quest'ultima scusa è poi particolarmente demenziale, le moto d'epoca sono infinitamente meno sicure delle moto moderne ed in ogni caso nella malagurata ipotesi si vada per terra l'asfalto non si ammorbidisce per riguardo alle considerazioni di cui sopra. L'asfalto è duro sempre, a prescindere. |
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